Gli Schwartz by Matthew Sharpe

autore:Matthew Sharpe [Sharpe, Matthew]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 88-06-17286-7
editore: Einaudi - Stile Libero
pubblicato: 2002-12-31T16:00:00+00:00

32.

Sabato, Cathy Schwartz vagava per casa soffrendo. A causare la sua sofferenza era apparentemente la biografia dell'ebrea Edith Stein, alias la cattolica Santa Teresa Benedetta della Croce. Non solo la sua nascita e la sua morte, ma tutto ciò che Edith Stein aveva fatto e che le era successo aveva un significato. Ogni istante dell'esistenza di Edith Stein poteva essere interpretato come commento alle sacre scritture. L'esistenza di Cathy, per contro, era casuale, priva di significato, indecifrabile. Da bambina, Edith Stein aveva patito sofferenze segrete, silenziose, che col tempo l'avevano portata alla fede in Dio. Cathy pativa sofferenze segrete e silenziose che la portavano ad altre sofferenze segrete e silenziose. Edith Stein era una donna con un destino. Cathy era una ragazzina con una bicicletta. L'intelletto di Edith Stein l'aveva a lungo trattenuta dal raggiungere la santità. Quanto a Cathy, non era esattamente l'intelletto la sua croce da portare. Sperava che la sua croce le sarebbe stata rivelata, perché si sentiva sconfitta da tutto quel dolore per niente cruciforme.

Un'immagine mentale del suo amico maschio Francis Dial le apparve davanti agli occhi, proprio mentre nella realtà Frank si stava dirigendo verso casa sua. La pelle di Francis - tanto quella dell'immagine mentale quanto quella che gli ricopriva la carne - era stupenda; la sua pelle e i suoi capelli e i suoi denti; le mani sottili, le dita lunghe. Cathy se lo immaginò su uno sfondo bianco: prima a figura intera, vestito dell'abito azzurro che aveva indossato il giorno del Ringraziamento, poi solo il busto e le braccia e la testa, poi solo la testa, poi una parte del viso delimitata in alto dalle ciglia e in basso dal labbro inferiore umido. A quel Francis Dial di cui Cathy era l'unico pubblico si accompagnava un profumo come di muschio. Cathy sentì la pelle avvampare, e percepì una serie di altri cambiamenti corporei su cui decise di non soffermarsi. L'anima di Edith Stein aveva abbandonato il senno per Dio, ma non era certo per Dio che l'anima di Cathy o qualsiasi altra parte di lei stava perdendo il senno. Si alzò e uscì di casa. Il vento sottozero che le sferzava la faccia e la pelle delle braccia scoperte, la lastra di pietra gelida che premeva contro le piante dei piedi: una sofferenza così deliziosa che Cathy poté sopportarla per poco più di mezzo minuto. Rientrò in casa.

Il fine settimana in questione fu un momento di transizione nella vita di Frank Dial. Proprio come il repertorio annotato di Tutte le cose si era rivelato un progetto presuntuoso per la cui distruzione Frank ormai non incolpava nessun altro che se stesso, così anche il repertorio di Tutte le cose che odiava era un progetto che andava tenuto da parte per un momento della sua vita in cui meno cose l'avessero distratto dal risentimento e dal sospetto necessari per redigerlo, ovvero la terza età e il relativo pensionamento. Nel frattempo aveva tentato di avviare un progetto il cui raggio d'azione e tono gli apparivano più appropriati al periodo che stava vivendo: la descrizione di fenomeni naturali.

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